In inglese The abolition of man, è un testo scritto nel 1943. Il suo sottotitolo è: Riflessioni sull’educazione con speciale riferimento all’insegnamento dell’inglese nelle scuole superiori, che in realtà rappresenta il punto di partenza per una riflessione sulla legge naturale ed una difesa dei valori. Risulterebbe quanto mai deprecabile una scienza che prescindesse dai valori stessi della morale. Cominciando col criticare alcuni libri in uso presso le scuole, che suggeriscono la relatività soggettiva dei valori morali. Lewis afferma la fondamentale importanza dell’educazione nella sua funzione di fondare nei ragazzi quei valori che costituiscono la spina dorsale dell’uomo, il tronco che unisce la parte animale e viscerale dell’uomo a quella più propriamente intellettuale. Ecco perché, gli uomini senza valori sarebbero uomini senza tronco, senza onore e coraggio, in inglese Men without chests, proprio l’espressione che Lewis usa come titolo del primo capitolo del libro.
Il secondo capitolo, dal titolo The way, indica la via (Lewis usa la parola cinese Tao) per ritrovare quei valori naturali che stanno alla base della nostra morale e che sono continuamente minacciati da un relativismo morale imperante.
Il terzo capitolo, dal titolo The abolition of man, mostra come lo screditamento dei valori possa portare in definitiva alla vera e propria abolizione dell’uomo.
Al termine del libro, Lewis allestisce un’appendice di quei valori basilari che, a suo avviso, hanno costituito e costituiscono il comune sentire (Tao) di tutte le civiltà in ogni tempo.