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mercoledì 7 aprile 2010

Perelandra

Trama

In questo libro Lewis è chiamato a far visita al suo amico Ransom nella sua abitazione presso Worchester. Ransom spiega di aver ricevuto incarico di andare su Perelandra (Venere) per una missione da compiere. Così Ransom lo aiuta a collocarsi dentro una specie di cassa che, con l’aiuto dell’Oyarsa di Malacandra (Marte), lo trasporterà fino a Perelandra. Al suo ritorno, circa un anno dopo, Ransom racconta tutto l’accaduto a Lewis e ad un dottore chiamato per assistere Ransom. Lewis racconta dunque ai lettori la storia che segue.
Perelandra è un pianeta fatto di isole dove egli incontra inizialmente un piccolo drago e poi una donna nuda che egli chiama “la signora verde”.
Parlando con lei nel solare antico che aveva imparato su Malacandra, Ransom capisce che la donna e quello che ella chiama il Re, che non appare se non alla fine del libro, non sono altro che la Eva e l’Adamo del pianeta, prima di cadere nel peccato originale. La donna gode di una incorrotta unione con Maledil che le parla direttamente.
Ransom scopre che su Perelandra oltre alle isole esiste anche una terra ferma e che la donna e il Re possono andarvi solo di giorno, mentre la notte Maledil vuole che stiano su un’isola. Intanto Ransom vede atterrare un’astronave da cui esce il Dottor Weston, ormai completamente posseduto dal maligno e venuto per portare il male sul pianeta. Ransom mano a mano capisce lo scopo della sua missione.
Weston spinge la donna a disobbedire ai comandi di Dio e Ransom constata come del vecchio Weston non sia rimasto più nulla, egli è completamente governato dal maligno e così Ransom lo chiama “il Non-uomo”, in inglese “the Un-man”.
Weston spinge la donna a dormire sulla terra ferma, contro il comando di Maledil, dicendo che certamente Maledil sarebbe contento di vederla prendere le sue decisioni da sola, matura come una donna di Thulcandra.
La donna si rivela ora interessata, ora scettica, mentre Ransom cerca di opporsi al Maligno con i suoi argomenti.
Ransom vede che la donna è a conoscenza dell’incarnazione di Maleldil, il Figlio di Dio, avvenuta sulla Terra, e Weston usa questo argomento per dire che dalla prima disobbedienza venne dunque fuori un bene più grande. Sapientemente Ransom supera la sottile insinuazione di Weston dicendo che Dio sa anche tirar fuori dal male il bene, ma che la prima disobbedienza fu pur sempre un male che fece  loro perdere per sempre ciò che Dio aveva preparato da principio.

Ransom e il corpo di Weston si danno ad un inseguimento estenuante, fin dentro le caverne della terra ferma, e alla fine Ransom uccide il corpo del “Non-uomo”, pur restando ferito con un taglio permanente al tallone, procuratogli da un morso del corpo di Weston.
Negli ultimi due capitoli, Ransom incontra l’Oyarsa di Perelandra e quello di Malacandra che si manifestano a lui insieme al Re, chiamato Tor, ed alla signora verde, chiamata Tinidril. Tor spiega ora che essi hanno imparato che cosa è il male, ma non come lo voleva il maligno.

Ora Ransom può fare ritorno sulla Terra, nella cassa trasportata dall’Oyarsa.